A PIECE OF HEAVEN
NAPOLI
CASERTA
BENEVENTO
AVELLINO
SALERNO
Da tempo nessuno aveva più avuto il coraggio di accostarvisi. Troppo misteriose e inquietanti erano le storie che si narravano e tramandavano su quella grotta marina, aperta sul versante nordoccidentale dell’isola. Storie ben conosciute anche dal notaio isolano, don Giuseppe Pagano, che ne era rimasto fortemente incuriosito.
Lo stillicidio ha fatto meraviglie. Stalattiti e stalagmiti compongono scenografie immaginifiche e misteriose, formano sculture imponenti e sorprendono con continue suggestioni lungo tutto il percorso.
Il fiume Melandro scorre nelle vicinanze. Le Grotte dello Zachito, nel territorio di Caggiano, rivelarono nell’Ottocento un tesoro archeologico sorprendente.
La cavità nella roccia, straordinariamente spaziosa, offriva riparo e rifugio sicuri. E la presenza di acqua dolce a volontà era un altro aspetto favorevole di quel luogo, anche per viverci, non solo per farvi tappa temporaneamente.
Nel Cilento meridionale, nell’entroterra del Golfo di Policastro, c’è un sito di altissimo valore ambientale che si identifica con il bacino idrografico del fiume Bussento.
Una grotta rupestre, circondata da un paesaggio naturale magnifico nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, nel Comune di Sant’Angelo a Fasanella.
Sono i raggi di sole che penetrano all’interno da una fessura della roccia sotto il livello del mare a donarle la caratteristica per cui è più famosa e da cui prende il nome: Grotta dello Smeraldo, una delle meraviglie della Costiera. Nel territorio di Conca dei Marini, a poca distanza da Amalfi, ci si arriva scendendo dalla Statale attraverso una scala che conduce ad un comodo ascensore oppure direttamente dal mare. E dal
Sul versante meridionale del Matese, Cusano Mutri è un magnifico borgo medievale rimasto pressoché inalterato nel tempo, fatta eccezione per il castello del XIII secolo di cui restano pittoresche rovine. Dal suo centro storico partono i percorsi che raggiungono i gioielli che Madre Natura ha donato a questo territorio. Una stradina segnata da pannelli di maiolica, corrispondenti alle stazioni della via Crucis, conduce sul Monte