A PIECE OF HEAVEN
NAPOLI
CASERTA
BENEVENTO
AVELLINO
SALERNO
Lungo l’alta costa rocciosa dell’isola, si aprono piccole, deliziose baie più facilmente raggiungibili da mare che da terra. Antichi approdi, dove oggi si affollano durante la bella stagione bagnanti delle più varie provenienze. Sono le spiagge di Capri e Anacapri, di ciottoli chiari come le rocce delle pareti che le cingono e le scogliere che le proteggono dal mare, di quell’azzurro intenso che definisce la particolarità dell’isola.
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Nell’ultimo tratto della costa flegrea, ormai un tutt’uno col litorale domitio, nel territorio di Giugliano, compreso nell’area metropolitana di Napoli, al lido di Licola succede la grande spiaggia di Varcaturo.
Oltre alle varie specie di uccelli che vi si fermavano durante le lunghe migrazioni, le folaghe popolavano stabilmente, sempre numerose, la vasta area umida costiera. Nei piani dell’imperatore Nerone, lì doveva iniziare il lungo canale navigabile che avrebbe dovuto collegare Roma a Pozzuoli.
“O Vatia, tu solus scis vivere”, “O Vatia, tu solo sai vivere”: è rimasta nel tempo, consegnata alla storia, l’esclamazione con cui lo apostrofavano i suoi pari, quando lo incontravano a Roma, evocando i lunghi periodi che l’Isaurico amava trascorrere nella sua villa d’otium nel rinomato mare campano.
Nella parte più estrema e avanzata della Penisola Flegrea, proprio di fronte a Procida, da cui la separa il tratto di mare più breve, si apre una baia con una spiaggia di sabbia fine, dov’è ospitato anche un porticciolo turistico.
Nonostante lo scorrere del tempo, nel tratto della “Costa del Mito” a nord del golfo di Pozzuoli, i luoghi conservano nel nome il ricordo della presenza della Classis Miserenensis, la più importante flotta dell’impero, istituita da Augusto qualche decennio prima che scadesse il primo secolo avanti Cristo.
Immaginate di aver appena visitato uno dei siti archeologici più particolari e interessanti dei Campi Flegrei, la Piscina Mirabilis, e di cogliere il profumo inconfondibile del mare vicino.
Protetta dalla rupe sormontata dal Castello, dominata dall’imponenza austera dell’antica fortificazione aragonese che oggi custodisce alcune dei gioielli archeologici rinvenuti nel mare che la bagna, si estende la spiaggia del Castello di Baia, all’estremità dell’ampio golfo di Pozzuoli.
Ciraccio
Il sole non l’abbandona mai nell’arco della giornata. E dalla mattina presto fino all’ultimo raggio prima del tramonto accarezza la sabbia scura dell’arenile, che la natura ha delimitato con due imponenti faraglioni di tufo. Scaraventati in mare dal cedimento, antico, di una parte del costone tufaceo che cinge la spiaggia del lungomare Cristoforo Colombo. Preferita da chi ama vivere il mare in
Spiaggia di San Francesco
Si dice che San Francesco, di passaggio nel suo viaggio verso Oriente, abbia parlato ai pesci dallo scoglio che oggi porta il suo nome e su cui in suo onore è posta una croce, Tra il porto di Agropoli e la ben più famosa baia di Trentova è distesa questa
Spiaggia del Pozzillo
Una accogliente striscia di sabbia dorata congiunge San Marco e Santa Maria di Castellabate. E’ la spiaggia del Pozzillo, bagnata da un mare cristallino che rivela il basso fondale e la rende perfetta per essere frequentata anche dai
Tra Acciaroli e Pioppi
A sud di Punta Licosa, nel comune di Pollica, si estende la lunga spiaggia di sabbia dorata che collega le frazioni di Acciarolia Pioppi, pluripremiata per il suo valore naturalistico e la qualità dei
La Marina e le Baie
Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, chilometri di sabbia fine e dorata: è la grande spiaggia di Marina di Ascea, costeggiata da uliveti secolari e rigogliosa macchia mediterranea. La lunga passeggiata lungo il mare raggiunge la spettacolare scogliera
Le Saline
Le tartarughe Caretta caretta l’hanno scelta spesso negli anni per deporvi le uova. La lunga spiaggia Le Saline è una distesa di finissima sabbia quasi bianca che da Palinuro raggiunge la frazione di Pisciotta. Il basso fondale sabbioso, che si allunga per diverse decine di metri oltre
Spiaggia del Mingardo
Cinta a nord da una pineta e a sud da dune di sabbia, la lunga spiaggia del Mingardo è situata tra Palinuro e Marina di Camerota ed è molto amata dai cilentani. A contraddistinguerla è la sabbia bianca, fine, che incontra tra la spuma un
Spiaggia di Marcellino o dei Francesi
Alla fine di un vallone ricco di vegetazione che scende dal paese di San Giovanni a Piro, si apre lungo la costa della Masseta una magnifica insenatura, che accoglie la spiaggia di Marcellino, detta anche dei Francesi. Bagno da ricordare nel mare blu intenso, tra panorami di rara
Nel cuore del golfo di Policastro, la spiaggia di Sapri è un gioiello del Cilento vicino al confine tra la costa campana e quella della Basilicata. La lunga spiaggia di ciottoli, attrezzata e molto curata, è stata insignita negli anni di numerosi riconoscimenti per la bellezza che la circonda e per il magnifico mare.
Scendendo le scalinate che si alternano a tratti in piano si arriva in piazzetta dei Protontini, al porto di Amalfi. Vicino al molo d’imbarco dei traghetti e a ridosso del Lungomare dei Cavalieri, dunque in pieno centro, si apre la Spiaggia Grande, di sabbia e piccoli ciottoli, con il molo da cui partono i battelli per le escursioni e i collegamenti con le altre spiagge. Vi si trovano vari stabilimenti
Il sole appena nato dal mare dietro Vivara inonda di bagliori dorati la scogliera ai piedi del Castello Aragonese, lungo il ponte che lo unisce all’isola grande.
L’ultimo centro della Costiera Sorrentina è ricco di verde e giardini come quello storico «Il Gesù», un antico agrumeto impiantato dai Gesuiti all’inizio del Seicento, quando fu costruito il grande collegio conosciuto come Il Quartiere.
Ho scelto la strada che passa dall’alto, dal cimitero. Mi ricorda l’adolescenza.
La sagoma arrotondata di Vivara. le mura e le torri del Castello sullo sfondo prendono forma tra le mani dei piccoli che impastano sabbia con l’acqua di mare.
Nel centro del delizioso borgo di Sant’Alessandro, una freccia indica la strada per la Spiaggia degli Inglesi.
Guardo la Scarrupata, dal barchino. L’ho preso dal pontiletto di Ischia Ponte. Tabula rasa.
Raggiungo l’estremo sud dell’isola, dove la spiaggia più esuberante si distende:
Si arriva da Sant’Angelo, in taxi boat, al costo di circa 7/10 euro.
Si attraversa il bosco di Zaro per giungere alla scogliera non scogliera:
Il caldo si nasconde tra gli aghi di pino. Le cicale già cantano.
È l’ora giusta, raggiungo Varulo. Guardo il sole. Si riflette sulle increspature del mare per riconoscersi.
Cammino a piedi da Casamicciola a Lacco Ameno.
Aspetto il maestrale: se soffia giusto, se fa vibrare la superficie marina d’increspature strette e senza fine…
La brezza s’infila nel canneto all’ingresso di Cava Grado col suo ritmo lento, è musica.
Le scure rocce vulcaniche del promontorio di Zaro, a cui la luce del pomeriggio dona bagliori dorati,
Cinque di sera. Eccomi a Citara, dimora di Poseidone, una delle mete preferite dagli stranieri.
È il tempio del sole calante e richiama la mia voglia di mare.
La sabbia fine accompagna rassicurante i passi nella tranquilla laguna azzurra, fin quasi alla scogliera che la divide e protegge dal mare aperto.
Ma la notte, sì! Certo, di giorno ci vieni in barca.