A PIECE OF HEAVEN

COSTIERE E AREA FLEGREA

Sul Regno di Nettuno volano gabbiani corsi e uccelli marini dal nord Atlantico

Negli anfratti rocciosi dell’isolotto di Vivara, selvaggi e riparati, possono nidificare indisturbati e contribuire alla sopravvivenza della loro specie, tuttora in pericolo.

Dalla pietra prende il nome l’Isola Verde

Sebbene cresca ovunque particolarmente rigogliosa, grazie alla fertilità del suolo vulcanico, non è dalla vegetazione che in gran parte la ricopre che Ischia ha preso il nome di Isola Verde.

Dopo secoli di oblio, il Codice massonico di Ischia racconta la sua storia

Ormai è uscito dal buio dei secoli e degli scaffali. Disponibile per gli studiosi nella sala che si apre di fianco al busto in gesso di monsignor Onofrio Buonocore, fondatore della Biblioteca Antoniana dalle cui finestre si ammira il Castello Aragonese e penetra pungente l’aria salmastra del mare vicino. La carta fortemente ingiallita dal tempo, con ampie macchie di umidità, indica nella vetustà il suo più evidente valore.

Il porto di Ischia prima era un lago con un isolotto

Fino al 1854 il porto di Ischia era un lago di origine vulcanica, che solo una stretta striscia di sabbia separava dal mare. Al suo interno s’innalzava un isolotto abitato. Che nel 140 d.C. fu oggetto di una lettera inviata dal giovare Marco Aurelio, futuro imperatore, al suo maestro di retorica, Frontone.

Di acqua e di argilla, le terrecotte firmate dell'Isola dei Vasai

Isola d'Ischia

Il suo vero nome non lo sapremo mai. Ma quattro lettere in alfabeto calcidese, scritto da destra verso sinistra, sono state sufficienti a risparmiargli l’anonimato comune alla maggioranza dei suoi colleghi. C’è l’ha fatta, Inos, a sconfiggere l’oblio.

Da Pithekoussai, prima colonia della Magna Grecia, si diffuse l’alfabeto

L’alfabeto latino, che ancora oggi utilizziamo come tanta parte della popolazione mondiale, ha la sua origine nell’alfabeto greco in uso nell’isola di Eubea, dalla quale provenivano i coloni che si insediarono sull’isola d’Ischia, da loro chiamata Pithekoussai, intorno al 790/780 a.C.

ISCHIA - Ceramica e cesti, tradizioni millenarie che si rinnovano

Per acquistare un souvenir si va a colpo sicuro. L’abilità dei vasai di Ischia risale ad epoche remote, ed è rimasta un po’ magica questa capacità degli artigiani e maestri locali della terracotta, di lavorare l’argilla con grande passione e creatività: sono gli eredi perfetti di un passato glorioso, fatto di scambi commerciali, di caratura internazionale, che rievocano la civiltà greca.

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