A PIECE OF HEAVEN

SANNIO

Publio Servilio Vatia

Il potente proprietario della villa fortificata sul promontorio che delimita la spiaggia di Cuma, Publio Servilio Vatia, nacque a Roma nel 120 a.C. ed era nipote di Quinto Cecilio Metello Macedonico, altro personaggio di spicco della Roma repubblicana. A soli vent’anni, Publio partecipò all’azione militare del Senato contro Lucio Appuleio Saturnino, alleato di Mario. 

Vatia iniziò il cursus honorum come tribuno della plebe nel 98 a.C., nel 90 fu pretore in Sardegna o in Cilicia e pro-pretore nell’89-88 a.C. Nel 79 a.C. fu eletto console con il sostegno di Silla.

Nel 78 fu inviato in Cilicia, a comandare la spedizione contro i pirati che ne infestavano le coste. Vatia li sconfisse a mare, ma nei tre anni successivi fu impegnato a contrastarli sulle montagne, dove resisterono con ogni mezzo. Tuttavia, i Romani guidati da Vatia riuscirono, non senza fatica, a sgominare i nemici, inseguendoli tra la Licia, la Panfilia e la Cilicia, dove riportarono importanti vittorie. 

Attraversato il fiume Tauro, Vatia ne fece deviare il corso per bloccare i rifornimenti d’acqua alla città di Isaura, capitale del regno degli Isauri. La città cadde per la sete e Vatia fu acclamato imperator dalle truppe, guadagnandosi l’appellativo di Isaurico. Tornato a Roma nel 74 a.C., vi celebrò il trionfo.

I successi militari gli aprirono di nuovo le porte per importanti incarichi politici. Da senatore, fu molto vicino a Marco Tullio Cicerone e fu tra i giudici del processo contro Verre. Partecipò alla fase conclusiva della guerra contro Mitridate come comandante della flotta.

Nel 63 a.C. uscì sconfitto dall’elezione del pontefice massimo, che vide vincitore Caio Giulio Cesare. Affiancò l’amico Cicerone nella denuncia della congiura di Catilina e sostenne la condanna a morte di quest’ultimo. Nel 55 a.C. fu censore. Morì a Roma nel 44 a.C. 

Alfonso Di Spigna

Le sue opere sono l’ideale fil rouge di un tour da un versante all’altro dell’isola, tra chiese ricche di tesori artistici. Nato a Lacco il 1° gennaio 1697, in una famiglia benestante con varie proprietà terriere, Alfonso Di Spigna fu allievo di Francesco Solimena e, da ragazzo, trascorse a Genova sette anni decisivi per la sua formazione.

Edwin Cerio

Figlio di Ignazio, portò avanti l’opera del padre, mettendo le sue competenze tecniche al servizio dell’isola. Nato a Capri il 28 giugno 1875, Edwin Cerio, come tutti gli isolani interessati a proseguire gli studi, dové lasciare presto l’isola, per frequentare il Nautico e poi per laurearsi in ingegneria meccanica e navale a Genova.

Giuseppe Sanmartino

L’artefice del meraviglioso Cristo velato, Giuseppe Sanmartino, nacque a Napoli nel 1720. Fu allievo dell’artista Matteo Bottiglieri e si dedicò fin dall’inizio soprattutto alla scultura. Le prime notizie di lui lo identificano come autore di due statue nella cattedrale di Monopoli dal 1747.

Maksim Gorkij

(l’amaro) è lo pseudonimo di Aleksej Maksimovič Peškov, che nacque a Niznij Novgorod il 28 marzo 1868. Rimasto orfano da piccolo, fu cresciuto dalla nonna alla cui morte, appena diciannovenne, tentò il suicidio, per poi mettersi in viaggio a piedi per cinque anni, raggiungendo ogni angolo della Russia e facendo i più diversi lavori per mantenersi.

Cesare Calise

A lungo confuso con un Cesare Calense di Lecce, per via della firma latinizzata Caesar Calensis che utilizzava solitamente, Cesare Calise fu in realtà un pittore originario di Forio d’Ischia, dove il cognome Calise è largamente diffuso.

Amedeo Maiuri

Uno dei grandi protagonisti dell’archeologia del Novecento, che diede un impulso decisivo alla conoscenza della storia antica della Campania. Amedeo Maiuri era nato a Veroli il 7 gennaio 1886 e, dopo gli studi classici, si era laureato in Lettere, per poi trasferirsi a Napoli come ispettore presso il Museo Archeologico Nazionale.

William Walton

Autore versatile e prolifico, ottimo direttore d’orchestra, William Turner Walton era nato in una famiglia di musicisti il 29 marzo 1902, a Oldham in Inghilterra. Corista nelle chiese, a soli dieci anni fu chiamato nel coro della cattedrale dell’università di Oxford e in quel periodo cominciò a studiare composizione da autodidatta e a comporre un quartetto con pianoforte.

Ignazio Cerio

Un caprese d’adozione che dedicò la vita all’isola amatissima, scoprendone i “segreti” più affascinanti. Abruzzese di Teramo, dove era nato il 28 febbraio 1840, Ignazio Cerio studiò medicina, laureandosi ad appena vent’anni, avviato dal padre alla carriera militare.

Giuseppe d’Argouth

Di tutti gli eremiti che nei secoli si sono ritirati sull’Epomeo, la storia di Giuseppe d’Arguth o Nargouth è sicuramente particolare. E cominciò sul Castello, di cui il fiammingo fu governatore e capitano comandante della guarnigione fino al 1754, quando decise di lasciare i prestigiosi incarichi per cambiare vita e diventare anacoreta sulla vetta di pietra verde che domina l’isola.

Lenin

Una partita a scacchi memorabile. A giocarla era stato Vladimir Ulic Ulianov detto Lenin (22 april 1870 – 21 gennaio 1924) con Bogdanov a Capri, dove il padre della Rivoluzione russa era approdato per la prima volta il 23 aprile del 1908, ospite dell’amico Maxim Gorkij, che da tempo lo aveva invitato.

Giorgio Corafà

Generale, vicerè di Palermo, a portarlo a Ischia erano state le famose acque termali da cui si aspettava di trarre beneficio. E così fu, ma abitando a Testaccio, da dove era difficile raggiungere l’acqua di Olmitello, utile per i suoi problemi, decise di far costruire una strada per collegare Testaccio alla spiaggia dei Maronti, su cui sbocca proprio la fonte di Olmitello.

Curzio Malaparte

Cinquantanove anni vissuti sempre a mille, scelte di campo senza sfumature, personalità controversa, Curt Erich Suckert, noto con lo pseudonimo di Curzio Malaparte, madre italiana e padre tedesco, era nato a Prato il 9 giugno 1898. Studi classici, a soli sedici anni all’inizio della Prima Guerra Mondiale si era arruolato volontario nella Legione straniera per poi passare sottotenente nell’esercito italiano, guadagnandosi la medaglia di bronzo.

Luca Giordano

Oltre tremila suoi dipinti presenti in numerosi Paesi, artista instancabile, Luca Giordano nacque a Napoli il 18 ottobre 1634 figlio di un modesto pittore e fin da giovane iniziò a costruirsi una solida formazione tecnica attraverso lo studio dell’opera dei grandi artisti del passato in un contesto, quello della Napoli di metà Seicento, fortemente influenzato dall’eredità artistica di Caravaggio.

W.H. Auden

Uno dei maggiori poeti del Novecento, Wystan Hugh Auden, nacque a York il 21 febbraio 1907 in una famiglia borghese. Appassionato di letteratura, frequentò l’università di Oxford, dove fondò un circolo letterario e ampliò notevolmente l’orizzonte dei suoi interessi intellettuali.

Ferdinando II di Borbone

Ferdinando II di Borbone Figlio di Francesco I, nacque a Palermo il 12 gennaio 1810 quando la corte borbonica era in Sicilia a causa dell’occupazione francese di Napoli. Salì al trono del Regno delle Due Sicilie a vent’anni, l’8 novembre 1830, nel 1832 sposò Maria Cristina di Savoia, che morì di febbre puerperale dopo aver dato alla luce l’atteso erede Francesco.

Luchino Visconti

Grande e prolifico regista cinematografico, teatrale e di opere liriche, affermato sceneggiatore, portatore di uno stile personale e inconfondibile sul grande schermo che ne ha fatto uno dei capiscuola del Neorealismo, Luchino Visconti di Modrone nacque a Milano il 2 novembre 1906.

San Giovan Giuseppe della Croce

Il patrono dell’isola d’Ischia e compatrono della città di Napoli, nacque con il nome di Carlo Gaetano Calosirto nel borgo di Ischia Ponte il 15 agosto 1654. Figlio di una nobile famiglia residente sul Castello, compì gli studi classici presso gli Agostiniani.

Truman Capote

L’autore di Colazione da Tiffany e di A sangue freddo, Truman Streckfus Persons, tra i maggiori scrittori americani del ventesimo secolo con lo pseudonimo di Truman Capote, nacque a New Orleans il 30 settembre 1924.

Alfonso I d’Aragona

Il primo sovrano aragonese di Napoli, Alfonso di Trastàmara detto il Magnanimo, nacque a Medina del Campo il 24 febbraio 1396. Salito sul trono di Aragona alla morte del padre Ferdinando nel 1416, mentre i fratelli si occupavano di consolidare il controllo della dinastia in Castiglia, Alfonso si fece finanziare dalle Cortes le spedizioni per la conquista della Sardegna e per un tentativo non andato a buon fine di occupazione della Corsica.

Foiano