
CAMEROTA – Dalla collina al mare il fascino dei borghi medievali
Un amore infelice, figlio del mito che tanta parte ha nella cultura di questa terra antica, cantata anche da Virgilio.
A PIECE OF HEAVEN
Un amore infelice, figlio del mito che tanta parte ha nella cultura di questa terra antica, cantata anche da Virgilio.
Frammenti antichi. Tanti. Di templi ed edifici civili di epoca romana. Compaiono ovunque, nei più diversi punti del borgo, a ricordarne la lunga storia. Iniziata intorno al IV secolo a.C. ad opera dei Lucani, almeno secondo l’ipotesi più recente formulata dagli studiosi.
Il cuore del borgo come lo si ammira ancora oggi prese forma nel XIV secolo. Fu allora che venne edificato il castello, che in seguito, quando le esigenze difensive dell’abitato vennero meno, fu trasformato in palazzo baronale dalla famiglia De Stefano. E sempre a quel periodo risale la chiesa santuario di San Demetrio, sorta nel luogo occupato già in precedenza da un edificio sacro.
E’ una delle perle della Costiera Cilentana, Pollica. E non sono da meno i borghi che rientrano nel suo territorio a livello amministrativo, tutti diversamente incantevoli con le loro “personalità” e attrazioni.
Un clima piacevole d’estate e molto mite anche in pieno inverno. Un paesaggio di grande bellezza, connotato dalla presenza di due importanti fiumi, il Sele e il Tanagro, che nelle immediate vicinanze hanno il loro punto di confluenza. Un borgo antico dal fascino senza tempo, arroccato su una collina a 250 metri d’altezza.
Tra i borghi più noti a apprezzati del Cilento, Acciaroli è anch’essa una frazione di Pollica, dotata di un porto, oggi prevalentemente turistico, mentre in passato era sicuro approdo per la barche da pesca, principale attività dei suoi abitanti.
Una rupe affacciata sul mare all’estremità meridionale del golfo di Salerno. A dominare un tratto di costa che alterna lidi sabbiosi a pareti rocciose. Sito ideale, come approdo protetto, per antichi navigatori.