A PIECE OF HEAVEN

Le ricette al profumo di mare

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Pontile Aragonese 1
Ischia, Campania.
Italia ,80077

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Da Cocò, una cucina innovativa nel solco della tradizione

Da settant’anni il nome Cocò è garanzia di affabilità e accoglienza, ma soprattutto di qualità e sapore nel piatto. Una storia familiare, ormai patrimonio di tre generazioni, che ha avuto origine da un naufragio. Era il primo giorno di dicembre del 1943, allora Salvatore Di Meglio, che sarebbe diventato per tutti Cocò, aveva solo sedici anni e faceva il pescatore. C’era la guerra e i soldi erano sempre pochi. Per andare avanti, quindi, insieme ad altri pescatori commerciava vino e accompagnava persone sulla terraferma. Quel giorno, di buon mattino, con il loro piccolo gozzo di circa 8 metri si diressero verso Torregaveta per portare dei clienti, ma sfortunatamente sulla via del ritorno furono colti da un forte vento a loro sfavorevole. Superato Capo Miseno, l’imbarcazione si capovolse e Salvatore fu ritrovato da un passante sulla riva di una spiaggia nei pressi di Miliscola. Delle quattro persone a bordo, solo due riuscirono a fare rientro ad Ischia e Salvatore promise a sé stesso che non avrebbe più navigato.

Per qualche anno fece l’elettricista, ma l’attività non rendeva perché in quei tempi difficili i clienti non avevano la possibilità di pagare. Nel 1951 decise di aprire un piccolo chiosco ad Ischia Ponte, proprio ai piedi del pontile dove attraccavano le navi provenienti dalla terraferma. Al chiosco fu dato il nome di “Cocò Gelo”: Cocò era un nome inventato e Gelo perché vendeva principalmente gelati artigianali, tradizione mantenuta fino ad oggi.

Negli anni ‘60 sempre più persone facoltose venivano da Napoli per villeggiare a Ischia ed iniziarono a chiedere a Salvatore di cucinare per loro. Con sua moglie Antonina decisero di utilizzare un cucinino per preparare dei semplici spaghetti al pomodoro. Ma Antonina si rivelò subito una cuoca eccellente e sempre più apprezzata, non solo per gli spaghetti.  Così il menu si arricchì di piatti a base di pesce fresco, appena pescato. La frittura di paranza diventò una vera e propria attrazione turistica, il pesce fresco cucinato all’acqua pazza o al sale faceva impazzire i clienti che, se trovavano chiuso, non esitavano a bussare alla porta di casa, a pochi passi di distanza, nel borgo, per poter fare rientro in terraferma dopo essersi “sfiziati” con le creazioni di Antonina. In quegli anni di ripresa economica, l’attività crebbe sempre di più fino ad arrivare all’azienda attuale, che non dimentica le sue radici e l’insegnamento dei fondatori.

Oggi da Cocò troviamo i figli e i nipoti di Salvatore e Antonina, che mantengono vivi i sapori della tradizione, portando avanti l’idea di una cucina semplice e genuina, attenta alla qualità dei prodotti e delle preparazioni, così come Salvatore, identificato dai più con il nome del ristorante, aveva concepito. Agli spaghetti al pomodoro si sono aggiunti spaghetti ai frutti di mare e il richiestissimo risotto alla pescatora, alici fritte e marinate e tante altre tentazioni gastronomiche, insieme alle innovative proposte di gelati e agli estrosi dolci artigianali della figlia Nicolina. Così, dov’era il chioschetto, all’ingresso dello storico ponte che conduce al Castello, ora ci sono il ristorante e l’attiguo bar, apprezzato per il caffè, giudicato come uno dei migliori dell’isola e, a detta di qualcuno, della Campania.

Da Cocò, senza trascurare le novità, esaltiamo la tradizione e la genuinità dei piatti cucinati come una volta. Da noi, la stagionalità la fa ancora da padrona. La nostra forza è il pescato fresco che da sempre proponiamo ai nostri clienti, affiancato ad una grande varietà di antipasti al profumo di mare e ad un gustoso piatto di pasta: la perfetta pausa pranzo che ci si aspetta in riva al mare, coccolati da un buon bicchiere di vino ischitano e dalla musica delle onde in una location di rara bellezza.

Additional Info

  • Telefono: 081 981823
  • Cucina: Tipica, Pesce
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